Bruno
2016-05-03 08:46:30 UTC
Parliamoci chiaro: tutti gli stili son belli ma il nuotatore
dilettante/amatore sogna di filare come una barca a vela soprattutto nel
crawl. O almeno per me e' cosi' :)
Ho sempre letto e sentito dire che per raggiungere questo traguardo la
cosa piu' importante e' l'assetto in acqua. Piu' orizzontale resti e
piu' fili, in sostanza. Ed e' difficile negarlo... quando le gambe
scendono ad esempio si fa piu' attrito e si va di meno.
Ma come ottenere l'assetto migliore?
L'istruttore mi ha sempre richiamato sulla posizione della testa,
dicendomi di guardare in avanti. Anche se mi rendo conto di faticare di
piu' in questa posizione, effettivamente "sembra" di andare un po' piu'
veloci, ma credo sia dovuto al fatto che in questo modo si e' portati a
gestire meglio il movimento delle braccia che entrano in acqua piu'
avanti etc.
Una delle mie "scoperte" piu' recenti e' stata che muovendo un po' di +
le gambe (gli istruttori sembrano focalizzarsi sempre e solo sulle
braccia) riesco a tenere un assetto piu' orizzontale e quindi vado
meglio. Noto gente che le gambe le muove davvero tanto e sembrano
volare... ma non diventa troppo faticoso a lungo andare?
Poi vedo gente che muove le braccia a mo' di ruota dei battelli a
vapore... hanno una continuita' di movimento apparentemente bellissima
mentre a me sembra di essere leggermente discontinuo nei movimenti. Se
cerco di imitare questi ultimi mi ritrovo a fare troppe bracciate mentre
so che la cosa migliore e' cercare sempre di limitarne il numero il piu'
possibile.
Insomma... prima di entrare in dettagli sulla bracciata o la gambata...
cosa bisogna fare per tenere il migliore assetto possibile? So che si
tratta di domande da quiz milionario... ma se avete qualche dritta da
provare a mettere in pratica proprio stasera, domani vi faccio sapere :)
Ciao e grazie :)
Bruno
dilettante/amatore sogna di filare come una barca a vela soprattutto nel
crawl. O almeno per me e' cosi' :)
Ho sempre letto e sentito dire che per raggiungere questo traguardo la
cosa piu' importante e' l'assetto in acqua. Piu' orizzontale resti e
piu' fili, in sostanza. Ed e' difficile negarlo... quando le gambe
scendono ad esempio si fa piu' attrito e si va di meno.
Ma come ottenere l'assetto migliore?
L'istruttore mi ha sempre richiamato sulla posizione della testa,
dicendomi di guardare in avanti. Anche se mi rendo conto di faticare di
piu' in questa posizione, effettivamente "sembra" di andare un po' piu'
veloci, ma credo sia dovuto al fatto che in questo modo si e' portati a
gestire meglio il movimento delle braccia che entrano in acqua piu'
avanti etc.
Una delle mie "scoperte" piu' recenti e' stata che muovendo un po' di +
le gambe (gli istruttori sembrano focalizzarsi sempre e solo sulle
braccia) riesco a tenere un assetto piu' orizzontale e quindi vado
meglio. Noto gente che le gambe le muove davvero tanto e sembrano
volare... ma non diventa troppo faticoso a lungo andare?
Poi vedo gente che muove le braccia a mo' di ruota dei battelli a
vapore... hanno una continuita' di movimento apparentemente bellissima
mentre a me sembra di essere leggermente discontinuo nei movimenti. Se
cerco di imitare questi ultimi mi ritrovo a fare troppe bracciate mentre
so che la cosa migliore e' cercare sempre di limitarne il numero il piu'
possibile.
Insomma... prima di entrare in dettagli sulla bracciata o la gambata...
cosa bisogna fare per tenere il migliore assetto possibile? So che si
tratta di domande da quiz milionario... ma se avete qualche dritta da
provare a mettere in pratica proprio stasera, domani vi faccio sapere :)
Ciao e grazie :)
Bruno