Post by carlo boniper di + le fibre tenderebbero già di per se a diventare "rosse" con l'età,
nell'atletica (ambito terrestre) è abbastanza comune che passino dai 400
agli 800 o ai 1500 (non ne so molto di atletica, ma così mi dicono).
in ambiente acquatico è diverso, perchè contano millemila altri fattori, ma
si potrebbe riproporre.
Sinceramente questo mi sembra strano.
I 400 hanno tipicamente la struttura del velocista, mentre gli 800isti
incominciano a aver una struttura fisica tipica del mezzofondista.
Inoltre nell'atletica si è molto + specializzati che nel nuoto.
In genere parlando della corsa su pista e escludendo le siepi che un po'
spaiano, si fa uno sola distanza, a eccezione dei velocista che in genere
fanno i 100 e i 200 e dei mezzofondisti che fanno 5000 e 10000.
Altre variazioni sono difficili, escluse alcune eccezioni clamorose come
johnson, recordman di 200 e 400 e tra l'altro comunque si parla di un
fuoriclasse notevole.
Se non sbaglio, in campo maschile, solo uno è riuscito a vincer 400 e 800 ma
non ricordo.
Sempre sulla specializzazzione nell'atletica, pensa che un talento come El
Guarroji (non si scrive di certo così) agli ultimi mondiali a cercato di
tentar l'accoppiata considerata "impensabile" dei 1500 e 5000 senza
successo.
Insomma, nell'atletica è molto + difficile cambiar specialità, ne abbiam
parlato pure qualche mese fa sul NG.
Probabilmente nel nuoto è + facile perchè è uno sport decisamente + tecnico
(se uno nuota "bene", nuota bene punto e basta, qualsiasi distanza) e perchè
c'è meno differenza a livello muscolare tra una distanza e l'altra, almeno a
livello muscolare.
Nell'atletica basta guardare uno per capire con buona approssimazione che
specialità frequenta.
Tornando alla questione delle fibre, effettivamente mi sembra che sia +
facile veder un velocista "vecchio" che un fondista.
Pensiamo a popov e foster o linford christie nell'atletica..
Probabilmente però potrebbe non esser una questione di fibre, ma di usura e
di carichi di lavoro sostenibili con l'invecchiamento..